Calciatori famosi che non hanno fatto mistero della loro fede in Gesù
Il denaro e la fama sono talvolta armi pericolose per la fede. Molte celebrità tendono a dimenticare Dio dopo aver acquisito ricchezza e fama — questo post riguarda il calcio professionistico. Molte celebrità si lasciano coinvolgere eccessivamente dalla fama e dal denaro, dimenticando l'eternità. Tuttavia, ci sono alcuni giocatori di football professionisti che hanno mantenuto la loro fede in Gesù e ne parlano continuamente. Questi giocatori di calcio dichiarano sempre la loro fedeltà a Gesù Cristo con il loro stile di vita, con i loro post sui social media e, talvolta, con il loro stile di festeggiamento dei gol. In questo post vi mostrerò i giocatori di football professionisti che proclamano Dio nel gioco e nella comunicazione.
Allison Becker: portiere — Brasile
Il portiere brasiliano ha scritto un post dopo la sua prima apparizione in Coppa del Mondo per ringraziare Dio per l'opportunità. Il suo post recitava: "Sono molto felice di avere l'opportunità di difendere il mio paese alla Coppa del Mondo! Un sogno che diventa realtà !!!! … Grazie a Dio!!! "Ha ripetutamente affermato che la fede in Dio è molto importante per lui. "Se credi in Dio, sai che devi fare del tuo meglio in campo e mettere amore in tutto ciò che fai nella vita", dice Ellison.
Radamel Falcao: attaccante — Colombia
Il capitano del Monaco è noto per togliersi la maglietta dopo aver segnato un gol, rivelando una maglietta con la scritta "Con Jesus nunca estara solo", che si traduce in "Con Gesù non sarai mai solo". Si dice anche che incoraggi i suoi compagni di squadra a leggere la Bibbia con lui e a partecipare alle funzioni religiose. Su Twitter parla spesso della sua fede. Guida un gruppo di giovani nella sua chiesa evangelica di Buenos Aires e lì ha anche conosciuto sua moglie.
Edinson Cavani: attaccante — Uruguay
L'attaccante del Paris Saint-Germain è membro dell'organizzazione Athletes for Christ. Nel suo libro What's in My Heart, Cavani parla della sua fede e di come Gesù lo abbia aiutato.
Dopo ogni gol, si toglie la maglietta in modo che la gente possa vedere "Io appartengo a Gesù".
Qualche anno fa a Cavani è stato chiesto se si considera un atleta di Cristo, ma lui ha risposto in modo diverso. No, no, no. Sono un atleta di Cristo", ha detto.
"È per questo che gioco per Lui, per dargli la gloria, per ringraziarlo di avermi dato l'opportunità di giocare a calcio… di avermi dato questo dono divino che sto cercando di gestire sempre meglio", ha aggiunto.