Poesia cristiana

La cultura cristiana, con la sua attenzione all'animo umano, alle sue aspirazioni, alle aspirazioni e ai sentimenti, all'esperienza dell'introspezione, ha contribuito allo sviluppo della lirica e, in particolare, della poesia a contenuto spirituale. Lo sviluppo di quest'ultimo è stato marcatamente influenzato dall'immaginario biblico, dai motivi e dai temi tratti dalla Bibbia, in particolare dalle reminiscenze del Cantico dei Cantici. Importante è stata anche l'esperienza degli scritti patristici paleocristiani, come le Confessioni di Agostino, le Epistole di Girolamo e altre opere sul cammino dell'anima umana verso Dio e sulle esperienze individuali di verità spirituali. L'eredità letteraria antica, con i suoi generi e le sue forme poetiche, continuò ad avere una grande influenza, poiché i primi autori cristiani erano strettamente legati alla tradizione letteraria antica.

Tutte le fonti sopra citate della formazione della poesia cristiana contribuirono al fatto che essa fosse prevalentemente latina. Il latino continuò a essere la lingua della Chiesa, della scuola e della cultura libraria scritta, e i testi di contenuto spirituale presupponevano un naturale richiamo alla tradizione della parlata latina, tanto più che gli inizi della poesia cristiana furono creati da letterati, tra i quali c'erano anche i Padri della Chiesa, fondatori della dottrina cristiana. Tra i primi poeti cristiani viene solitamente citato Ambrogio di Mediolano (340-397), un'importante figura ecclesiastica del suo tempo, vescovo della Milano medievale, che nelle sue opere rivendicava l'indipendenza dell'autorità ecclesiastica dal potere secolare. Amvrosius di Mediolano è associato alle origini dell'innografia latina e del sistema poetico sillabo-tonico. Si ritiene inoltre che Ambrogio di Mediolano sia stato il primo a introdurre nella pratica ecclesiastica il canto antifonale (cioè il canto con due cori a turno), che si è affermato nella liturgia cattolica.

L'innografia latina è considerata la parte più estesa della tradizione poetica cristiana medievale. Si ritiene che l'innografia latina sia la parte più estesa della tradizione poetica cristiana medievale. Nel complesso, tuttavia, il patrimonio innografico non può essere rivisto. La diffusione di questa forma poetica è dovuta al fatto che nel cattolicesimo non esisteva un canone fisso per le funzioni liturgiche e ogni chiesa cercava di abbellire la liturgia con inclusioni espressive musicali e poetiche. Gli inni venivano composti per le feste della chiesa, per i giorni dei santi e per le diverse ore e fasi della liturgia. Un inno era un canto solenne di lode a Dio o ai santi.

Le sequenze create da Notker di San Gallo all'inizio del X secolo erano ampiamente conosciute. Nel XII secolo, la forma della sequenza subì una trasformazione in brevi strofe con rime risonanti e un ritmo chiaro. Adamo da San Vittore (1110-1192 circa) e Tommaso d'Aquino (1225-1274) divennero famosi nella padronanza delle nuove sequenze.